Giornata con gli avvocati della classe III C

Il giorno 12 aprile sono venuti in classe degli avvocati per farci riflettere sulla violenza contro le donne.

All’inizio hanno consegnato ad ognuno di noi dei questionari sulla legalità e ci hanno spiegato cosa avremmo fatto nell’incontro successivo. Durante i giorni seguenti, ci siamo organizzati con l’insegnante di lettere per simulare un processo minorile. Ognuno di noi aveva un ruolo ben preciso: io personalmente ero lo stalker; c’era una vittima; degli avvocati, dei carabinieri e i testimoni.

Nel secondo incontro, il 19 aprile abbiamo attuato la simulazione con gli avvocati. La storia si ambientava in un liceo. Io protagonista, avevo 17 anni e la vittima ne aveva 14. Tutto era iniziato quando ci siamo messi insieme all’inizio dell’anno scolastico. Io ero follemente innamorato di lei e lei di me. Un giorno d’aprile arrivai a scuola come tutte le mattine e mi disse che mi doveva parlare. Io già avevo capito che era stufa di me, ed infatti fu così, lei mi disse che non ce la faceva più e aveva trovato un altro. Io me ne feci una ragione.

Dopo un paio di settimane, sentivo sempre di più la sua mancanza e non potevo stare senza di lei, perciò decisi di creare un profilo falso su Facebook e iniziai a postare foto della mia ex un po’ imbarazzanti, nel frattempo su Whatsapp continuai a scriverle senza farle scoprire il finto profilo.

A scuola si era diffusa subito la voce delle sue foto perciò lei andò velocemente dai Carabinieri a denunciare questo fatto, ma loro non avendo prove per incastrare lo stalker non poterono far niente.

Una sera decisi di andarle a fare visita a casa, quando arrivai sotto il suo balcone lei era già giù. L’afferrai per un braccio ma non riuscii a portarla via. Lei, il giorno dopo, si recò subito dai Carabinieri perché aveva riconosciuto il mio motorino da due strisce bianche e dalla marmitta elaborata.

Così mi chiamarono a processo. Io ero consapevole dei reati che avevo commesso ma inventai delle bugie. Così non andai in carcere minorile ma dovetti scontare la mia pena di soli 2 anni in comunità.

E’ stata una bella esperienza e la consiglierei alle altre classi degli anni successivi.